L’autore di “Il mondo al contrario” è al centro di una brutta polemica causata dalle frasi misogine, razziste e omofobe contenute nel libro.
C’è chi, come il filosofo Diego Fusaro, ha bocciato “Il mondo al contrario“, il libro scritto dal generale Roberto Vannacci, definendolo “una delle cose più brutte e insignificanti che mi sia mai capitato di leggere negli ultimi tre anni“. Ma ci sono anche le opinioni di Simone Pillon, cofondatore del Family Day, che su Twitter ha elogiato l’opera del militare.
Vedere il libro del generale #Vannacci al primo posto, e quello della #Murgia in terza posizione mi conforta. Evidentemente c'è ancora speranza.
— Simone Pillon (@SimoPillon) August 20, 2023
C'è una maggioranza silenziosa di persone che ancora credono nella #normalità e che meritano di continuare ad essere rappresentate. pic.twitter.com/kQ8mJStJVB
“Vedere il libro del generale Vannacci al primo posto – ha scritto l’ex senatore – e quello della Murgia in terza posizione mi conforta. Evidentemente c’è ancora speranza“. “C’è una maggioranza silenziosa di persone che ancora credono nella normalità e che meritano di continuare ad essere rappresentate“, ha concluso Pillon riferendosi al fatto che il libro di Vannacci si trovi al primo posto delle classifiche Amazon.
Le differenze fra Pillon e Murgia
Non è la prima volta, comunque, che Simone Pillon ha criticato Michela Murgia e le sue opere. Tempo fa, infatti, appena dopo il matrimonio “in articulo mortis” della scrittrice, l’ex senatore aveva detto: “Ha deciso di sposarsi definendo il matrimonio “patriarcale e limitato”. Michela, di alternative ne avevi molte, ma hai scelto il matrimonio. Forse perché sai che è la forma più alta per riconoscere l’amore tra un uomo e una donna. Auguri, e guarisci presto“.
“Leggo che il Pd e le sinistre dicono di no – ha commentato invece sul testo di Vannacci Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia -. Ma cosa vogliono? La lapidazione in piazza? Il rogo dei libri che non condividono? Il gulag delle idee che non corrispondono alle tante correnti con cui litigano?”. “Il mondo al contrario“, insomma, è destinato a continuare a far discutere.
